30/07 Traversta monte Rondinaio e monte Giovo Appennino Modenese
Escursione:
Il Monte Giovo
Incastonato tra i suggestivi comuni di Pievepelago, nel versante modenese, e Barga, nella pittoresca Valle del fiume Serchio, si erge maestoso il Monte Giovo. La sua imponente presenza sovrasta con audacia il Lago Santo, creando uno spettacolare strapiombo di circa 500 metri. Con un'altitudine di 1997 metri, questo vertice si erge tra le cime più elevate dell'Appennino tosco-emiliano, regalando una vista mozzafiato che, in giornate incredibilmente limpide, si estende persino oltre l'orizzonte. Dalla sua cima maestosa, il panorama si apre su un quadro incantevole: uno sguardo
Itinerario:
Questa escursione offre panorami mozzafiato e paesaggi che ricordano quelli alpini, rendendola un'esperienza unica per gli amanti del trekking.
L'itinerario inizia nella pittoresca località di Pievepelago, da dove si risale la suggestiva valle delle Tagliole fino all'incantevole Lago Santo, punto di partenza della camminata. Durante il periodo estivo, la stagione turistica in queste zone è molto fiorente, il che significa che i rifugi lungo il percorso possono essere affollati, offrendo comunque una tranquillità.
Il sentiero segue il segnavia 519 in direzione della Foce a Giovo, attraversando tratti di bosco e zone rocciose. Lungo il cammino, si incontra la strada del Duca, un'opera che originariamente collegava il Ducato di Modena alla regione toscana. In pochi minuti, si raggiunge l'insellatura della Foce a Giovo, situata a 1674 metri di altitudine, dove si trova anche una piccola cappella.
Dalla Foce, si abbandona la Strada del Duca per seguire il segnavia 00 del crinale. Si passa sopra la suggestiva conca del Lago Torbido e ci si avvicina alle pendici del monte Rondinaio. Il sentiero si sposta sul lato toscano, attraversando una cengia erbosa sospesa sopra le balze della montagna. Dopo una salita senza difficoltà, si raggiungono i 1964 metri del monte Rondinaio, da dove inizia il tratto più interessante dell'escursione.
Dopo una discesa sul largo crestone erboso, si affronta un tratto articolato e quindi la risalita del monte Altaretto, con pendenze sostenute. Il punto più impegnativo dell'escursione è uno spigolo roccioso piuttosto verticale ed esposto, ma fortunatamente è attrezzato con un cavo di sicurezza. Superato questo passaggio, si prosegue lungo la bellissima e comoda cresta erbosa che conduce alla vetta del monte Giovo, culminante a 1991 metri di altitudine e caratterizzata da una grande croce.
Dalla cima del monte Giovo, si possono ammirare panorami mozzafiato, inclusi il Lago Santo e le montagne circostanti. È possibile scendere direttamente verso il Lago Santo lungo due sentieri, ma per godere appieno dell'esperienza, si consiglia di rimanere sulla cresta ancora per un po'. Si prosegue seguendo il sentiero 00 fino al successivo valico della Porticciola, da cui si scende in direzione Lago Santo attraverso un bellisimo bosco di Faggi.