16/03 Da Casoli al Matanna Alla scoperta della Foce del Pallone

Escursione:

Il Matanna

Il Matanna: Alla scoperta della Foce del Pallone

Culmina a 1317 metri nel comune di Stazzema. Il lato verso Stazzema presenta ripide balze rocciose, mentre le pendici rivolte alla Garfagnana e al Camaiorese sono più dolci, coperte da prati e pascoli con cavalli allo stato brado. Con forma triangolare e tre creste panoramiche, dalla vetta si ammira uno spettacolare panorama su Panie, lago di Massacciucoli, mare, Appennino e paesi circostanti.

Storia dell'Albergo Matanna

Nel 1890, Alemanno Barsi, fabbro di Palagnana, realizzò il sogno di un albergo a 750 metri sul livello del mare nel basso Matanna. Successo immediato per le comodità offerte in zona montana. Suo figlio Daniele, trasformò l'albergo in un'elegante struttura. Il sogno di Daniele si concretizzò in un albergo ristoro a 1030 metri sul livello del mare sull'alto Matanna, ma la difficoltà di raggiungerlo portò all'idea di un collegamento tra mare e montagna.

Il Pallone Aerostatico della Famiglia Barsi

Daniele progettò un pallone aerostatico, chiamato "Rosetta" in onore della moglie, che saliva da Grotta all'Onda a 1030 metri. Con un sistema frenato di cavi, collegava mare e montagna, attrattivo per turisti. L'hangar a Grotta all'Onda fu costruito da oltre 100 operai, ospitando il pallone per raggiungere la Foce del Pallone e l'albergo ristoro in pochi minuti.

La Leggendaria Storia del Pallone

Il volo inaugurale nel 1910 ebbe successo con passeggeri illustri come il Re del Belgio Alberto I e Maria Teresa di Borbone. Tuttavia, nel febbraio 1911, una tempesta distrusse l'hangar, ponendo fine al progetto. Il pallone divenne una storia leggendaria, mentre l'hangar è ora difficile da vedere, ma l'albergo ristoro sull'Alto Matanna resta aperto e accogliente.

Itinerario:

L'escursione inizia con un breve tratto sul sentiero che conduce alla strada asfaltata.

La salita costante attraverso sentieri stretti, mulattiere e boschi porta all'oratorio di San Rocco vicino a un suggestivo muro a secco.

Il successivo tratto offre un lungo falsopiano e salita leggera, con una deviazione a sinistra dopo San Rocchino.

Durante questo tratto, si incontrerà la Fonte Tricucci, posizionata vicino a un imponente rudere sulla destra del sentiero, ormai vicino a San Rocchino.

L'escursione prosegue attraverso un sentiero più stretto ed erboso, con un bivio presso la Foce di Grattaculo, sormontato da una croce, dove si opta per la direzione destra.

Dalla Foce del Pallone, si segue l'ampia traccia appena sotto il filo di cresta, valicandolo e scendendo poi alla Foce del Termine (o del Crocione).

Il sentiero successivo costeggia il Fosso del Boschetto fino a una traccia non segnata che collega il sentiero a Grotta all'Onda.

Proseguendo, si costeggia la parete rocciosa di Grotta all'Onda e si imbocca un sentiero che, inizialmente, sale nel bosco.

Si raggiunge una fonte con due vasche in cemento.

Al secondo bivio, si sceglie la traccia in salita e si discende fino all'acquedotto, vicino a una passerella in ferro che facilita il superamento di una roccia sporgente.

Nell'ultima fase, si attraversa la passerella, si seguono le piastre in cemento dell'acquedotto e si percorre una via asfaltata e uno sterrato sassoso.

Si ritorna infine alla strada asfaltata iniziale.

Dopo pochi metri sulla sinistra, si trova il breve sentiero che riporta al punto di partenza.

Gallery:

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