Cosa mettere nello zaino da trekking: la guida completa

Cosa mettere nello zaino da trekking

Cosa mettere nello zaino per un trekking?
La domanda sembra semplice, ma la risposta è tutt’altro che banale. Preparare uno zaino per affrontare un’escursione, soprattutto se di più giorni, richiede attenzione e cura per ogni dettaglio. Ogni scelta può fare la differenza tra un’esperienza piacevole e una complicata.

Gli oggetti da portare variano in base alla durata del trekking, alla stagione, al tipo di pernottamento e alla capienza dello zaino che dovrà contenerli. Per chi vuole approfondire, è sempre utile informarsi su come scegliere lo zaino più adatto.

In questa guida, invece, vedremo quali sono gli elementi indispensabili e come sistemarli correttamente, così da affrontare il cammino in modo comodo, sicuro e senza inutili pesi.

Cosa mettere nello zaino da trekking per un giorno?

Partiamo dagli elementi essenziali per un’escursione di un giorno. In questo caso, è fondamentale che lo zaino resti leggero e pratico. Una capacità di 20-30 litri è generalmente sufficiente per portare tutto il necessario senza appesantire troppo il cammino.

Cosa mettere nello zaino per un trekking giornaliero:

  • Acqua: porta con te almeno 1,5 litri, usando borracce o sacche idriche. Durante l’estate potrebbe servire una quantità maggiore, ma ricorda che anche in inverno è importante idratarsi. Pianifica il percorso considerando eventuali punti dove rifornirti di acqua potabile.
  • Snack e pranzo al sacco: scegli alimenti leggeri e facilmente digeribili, come frutta secca o barrette energetiche. Evita cibi troppo pesanti o ricchi di grassi che aumentano il fabbisogno di acqua. Mantieni costante l’apporto di energia durante tutta l’escursione.
  • Abbigliamento extra: una giacca antivento e impermeabile è indispensabile in ogni stagione. In montagna il meteo può cambiare rapidamente e proteggersi dal freddo improvviso è fondamentale.
  • Kit di pronto soccorso: fondamentale per affrontare piccoli incidenti o inconvenienti, sempre pronto all’interno dello zaino.
  • Protezione solare e occhiali: crema solare e occhiali da sole non servono solo d’estate, ma anche nei mesi più freddi per proteggersi dai raggi e dal riverbero della neve.
  • Cartina e bussola (o GPS): anche se conosci bene il percorso, avere strumenti di orientamento è sempre una precauzione importante.
  • Torcia frontale: utile in caso di ritardi o per percorsi con tratti bui. Serve anche per essere individuati facilmente dai soccorsi, rendendola un accessorio essenziale da avere nello zaino.
  • Documenti e denaro: porta con te un documento di identità e qualche contante, poiché nei rifugi e nei piccoli punti di sosta non sempre è disponibile il bancomat.
Lampada torcia nello zaino da trekking

Cosa mettere nello zaino da trekking per più giorni?

Passiamo ora agli aspetti più complessi: cosa portare nello zaino per un trekking di più giorni. In questo caso serve uno zaino più capiente, generalmente tra 30 e 40 litri, e una maggiore cura nella distribuzione del peso. Entrano poi in gioco altri fattori, come il tipo di pernottamento scelto (rifugio, tenda o bivacco) e la stagione in cui si affronta il percorso.

In caso di pernottamento in rifugio

Vediamo cosa portare nello zaino per un’escursione con pernottamento in rifugio. Soggiornare in rifugio offre il vantaggio di avere un letto e, spesso, pasti caldi, ma ci sono comunque alcuni aspetti importanti da considerare:

  • Sacco lenzuolo obbligatorio: per motivi igienici, nei rifugi non è possibile dormire senza un sacco lenzuolo personale.
  • Tappi per le orecchie: indispensabili per proteggersi dai rumori nella camerata e garantire un sonno tranquillo.
  • Mascherina o fascia per gli occhi: utile a chi è sensibile alla luce, soprattutto quando altri ospiti accendono le lampade frontali di notte.
  • Abbigliamento caldo per la sera: anche d’estate le temperature in quota possono scendere rapidamente, quindi è consigliato portare un piumino o un indumento più pesante per stare al caldo.
  • Scarpe comode per il rifugio: molti rifugi vietano l’uso degli scarponi all’interno, quindi è utile avere ciabatte o scarpe leggere per muoversi comodamente dopo la camminata.

Materiale aggiuntivo da portare per un pernottamento in rifugio:

  • Cambio completo di vestiti: portare un set extra di indumenti permette di indossare sempre abiti puliti e asciutti, evitando di utilizzare quelli già sporchi del giorno precedente.
  • Piccola trousse per l’igiene personale: è importante non trascurare la cura di sé. Non dimenticare spazzolino, dentifricio e salviette umidificate per rinfrescarsi.
  • Powerbank: nei rifugi le prese elettriche possono essere limitate o assenti, quindi avere una batteria portatile è fondamentale per ricaricare telefono e altri dispositivi elettronici.

In caso di pernottamento in tenda o bivacco

Passiamo ora a cosa portare nello zaino per un pernottamento in tenda o bivacco. In questo caso l’autonomia diventa fondamentale: dovrai trasportare tutto il necessario per dormire e vivere la notte lontano dai rifugi. Lo zaino sarà più pesante, ma una buona organizzazione può rendere l’esperienza più comoda e sicura.

Cosa aggiungere allo zaino da trekking per bivacco o tenda:

  • Tenda leggera: scegli una tenda compatta, facile da montare e soprattutto leggera. Esistono modelli per uno o più posti, ma i prezzi possono essere elevati, quindi valuta bene il tuo budget.
  • Sacco a pelo: deve essere adatto alla stagione e soprattutto alle temperature previste. Anche in piena estate le notti in quota possono essere molto fredde.
  • Materassino: dormire a terra senza un materassino non è solo scomodo, ma comporta anche un cattivo isolamento dal freddo del terreno. Anche in estate, il materassino è fondamentale per mantenere il calore corporeo.
  • Fornellino e pentolame: se prevedi di cucinare, porta un fornello a gas e stoviglie leggere. Gli utensili in titanio sono più leggeri e resistenti rispetto alla plastica, ma hanno un costo maggiore.
  • Cibo disidratato o a lunga conservazione: riduci il peso evitando alimenti freschi e facilmente deperibili.
  • Acqua: considera una scorta maggiore rispetto a un’escursione di un giorno, soprattutto se il pernottamento è in quota dove le fonti d’acqua possono mancare. Porta contenitori adeguati per garantire una quantità sufficiente.
  • Lampada frontale: indispensabile per montare la tenda al buio o muoversi in sicurezza nei dintorni. È fondamentale anche in caso di emergenza.
  • Powerbank o batterie di ricambio: nel bivacco diventano essenziali. Se l’escursione dura più giorni, può essere utile un powerbank ricaricabile tramite pannello solare per mantenere i dispositivi sempre pronti.

Stagione: l’importanza del clima

Come abbiamo visto, il contenuto dello zaino varia anche in base alla stagione. Oltre a quanto già indicato, ecco alcuni consigli specifici per affrontare un trekking in base al periodo.

Cosa mettere nello zaino da trekking in estate

Vediamo cosa mettere nello zaino da trekking in estate in più alle cose dette finora:

  • Abbigliamento traspirante: fondamentale non solo per ridurre il peso, ma soprattutto per mantenere la temperatura corporea costante e permettere al sudore di asciugarsi rapidamente.
  • Cappello e protezione solare: un cappello per il sole e una crema ad alta protezione aiutano a prevenire scottature e colpi di calore.
  • Giacca leggera: anche in estate può capitare un cambiamento improvviso del tempo, quindi è utile avere una giacca sottile e facilmente trasportabile.

Cosa mettere nello zaino da trekking in inverno

Vediamo invece cosa mettere nello zaino da trekking in inverno:

  • Abbigliamento a strati: fondamentale per affrontare il freddo, permette di regolare la temperatura corporea aggiungendo o togliendo strati a seconda delle condizioni.
  • Doppio paio di guanti: utile per proteggere le mani dal freddo intenso e avere un ricambio asciutto in caso di bagnato.
  • Thermos con bevande calde: indispensabile per mantenersi idratati e riscaldarsi durante le soste, soprattutto nei periodi più freddi.

Cosa mettere nello zaino da trekking in autunno e primavera

Infine, vediamo cosa mettere nello zaino in autunno e in primavera in cui il meteo è spesso instabile:

  • Giacca impermeabile: essenziale per proteggersi da pioggia e vento, mantenendo il corpo asciutto e al caldo.
  • Coprizaino: protegge lo zaino e il suo contenuto dall’acqua, evitando che l’umidità danneggi l’attrezzatura.
  • Scarpe con buona aderenza: fondamentali per camminare in sicurezza su terreni scivolosi o bagnati, garantendo stabilità e comfort.

Resta sotto inteso che queste dotazioni sono necessarie anche durante altri periodi e che possono essere utili anche d’estate,fatto sta che in primavera ed autunno è molto più probabile il loro utilizzo.

Cosa mettere nello zaino da trekking per le situazioni di emergenza

Indipendentemente dalla durata e dalla stagione dell’escursione, fra cosa mettere nello zaino da trekking ci sono alcuni elementi che non dovrebbero mai mancare:

  • Kit di pronto soccorso: un argomento che approfondirò in un articolo dedicato, con consigli su cosa includere e come organizzarlo al meglio.
  • Fischietto: fondamentale per segnalazioni d’emergenza. Anche situazioni semplici, come allontanarsi momentaneamente dal gruppo, possono diventare rischiose; un fischietto permette di richiamare rapidamente l’attenzione dei compagni.
  • Telo termico (coperta isotermica): utile per prevenire l’ipotermia. Per massimizzare l’effetto, il lato argentato va rivolto verso il corpo, quello dorato verso l’esterno.
  • Guanti e cappello: proteggono le estremità dal freddo, spesso trascurate, anche quando la parte centrale del corpo è coperta. In montagna, anche d’estate, le temperature possono essere rigide.
  • Giacca impermeabile: indispensabile per affrontare vento, pioggia e cambiamenti improvvisi del tempo, sempre comuni in quota.
  • Luce frontale: essenziale per orientarsi al buio, montare la tenda o, in caso di emergenza, farsi individuare dai soccorsi.
  • Powerbank: fondamentale per mantenere carichi telefono, GPS, torcia e altri dispositivi elettronici indispensabili durante il trekking.

Kit primo soccorso e georesq nello zaino da trekking

Cosa evitare di portare nello zaino

Dopo aver visto cosa inserire nello zaino da trekking, è utile considerare anche cosa evitare di portare. Uno degli errori più frequenti, soprattutto tra chi è alle prime esperienze, è sovraccaricare lo zaino con oggetti inutili. Essere ben preparati è fondamentale, ma altrettanto importante è non appesantire eccessivamente il carico con attrezzature superflue.

Tra gli oggetti che potrebbero risultare inutili o ridondanti ci sono:

  • Abbigliamento in eccesso: porta solo gli indumenti strettamente necessari, valutando la durata del trekking e le condizioni climatiche previste.
  • Cibo extra: evita di riempire lo zaino con snack o pasti non indispensabili; meglio pianificare quantità adeguate senza appesantire inutilmente il carico.
  • Dispositivi elettronici: limita l’uso di accessori tecnologici a quelli veramente indispensabili, così da ridurre peso e rischio di danni durante il cammino.

Come organizzare lo zaino da trekking

Sapere cosa mettere nello zaino da trekking è fondamentale, ma altrettanto importante è saper distribuire correttamente il peso. Una buona organizzazione aiuta a ridurre l’affaticamento della schiena e a mantenere l’equilibrio, evitando sbilanciamenti che potrebbero rendere la camminata più faticosa o pericolosa.

  • Oggetti pesanti: questi oggetti, come ad esempio acqua e cibo, vicino alla schiena;
  • Oggetti da usare spesso: guanti, cartina e snack vanno nelle tasche superiori o laterali;
  • Vestiti e sacco a pelo: sistemali in fondo allo zaino;
  • Materiale tecnico: bastoncini da trekking in caso di inutilizzo possono essere fissati all’esterno.


Avrete sicuramente notato che gli zaini da trekking sono dotati di numerose tasche interne e pochi ganci esterni. Non è un caso, ma una scelta progettuale mirata: gli oggetti vanno tenuti ben fermi al loro posto per evitare che penzolino durante il cammino. Questo riduce il rischio di sbilanciamenti dovuti al movimento del contenuto e previene che ci si impigli in rami o altri ostacoli lungo il percorso.

Conclusione


Preparare lo zaino non è solo un’operazione pratica, ma una parte integrante dell’esperienza di trekking. La chiave sta nell’adattare l’equipaggiamento alle proprie esigenze, alla durata dell’escursione e al tipo di pernottamento. Con uno zaino ben organizzato e bilanciato, ogni camminata diventa più piacevole e soprattutto più sicura.

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Massimiliano Ceragioli

Massimiliano Ceragioli, Guida Ambientale Escursionistica e appassionato di montagna dove svolge molteplici attività: scialpinismo, cascate di ghiaccio, arrampicata e alpinismo d’alta quota. La passione per la montagna da sempre lo ha accompagnato lungo le sue vie in ogni stagione dell’anno e l'ha portato a diventare Guida Ambientale e a svolgere anche attività come tecnico del Soccorso Alpino Nazionale.

Massimiliano Ceragioli
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